martedì 2 dicembre 2008

“Oh jingle bells, jingle bells...” ovvero “Il Natale, la Mamma e il Signor Freud”


Ragazzi è dura essere mamme a Natale!!!
Alla scuolina (asilo) di Piccolo Furfante tutto è pronto per la festa di Natale e i bimbi sono eccitatissimi sia perché incontreranno il loro Mito (Babbo Natale) sia perché canteranno ai genitori (nonni, zii, fratelli, sorelle, cugini e parenti tutti!) la canzoncina che hanno diligentemente imparato.
E fin qui sarebbe tutto tranqui, se non fosse che Piccolo Furfante ha preso la cosa troooooppppo seriamente e, adesso, passa interi pomeriggi fingendosi una carrozza del treno di Babbo Natale e cantando a squarcia gola “Jinnel belllls, Jinnel belllls, Jinnel belllls... (Jingle bells, Jingle bells, Jingle bells)...” (N.B. Per la gioia della Mamma ripete solo questa frase! ARGH!).
La Mamma (che notoriamente ama il periodo natalizio e che ammorba chiunque con le canzoni di Natale) ieri stava dando fuori di matto dopo aver passato ben 3 (DICO 3!!) ore a sentire il suo Andrea Bocelli in miniatura dare il meglio di sé!

Freud affermava che si è spinti alla ripetizione per elaborare psichicamente un evento che ha avuto un forte impatto emotivo nel tentativo di ripetere il trauma vissuto e cercare di eliminarlo.

Che dite, devo preoccuparmi?

4 commenti:

Elena Galli ha detto...

Secondo me devi preoccuparti solo per la tua salute mentale...non sicuramente di quella di tuo figlio che continuerà a trapanarti FELICEMENTE il cervello!

Paola ha detto...

Dato che non c'è modo di fargli cambiare canzone, sto ingegnandomi per metterlo in "sordina" (che non sia tappargli la boccuccia di rosa con un cerotto! trooooppo ovvio!). Quando scopro come fare, poi brevetto l'idea. Sai i soldi che ci faccio?!"

Elena Galli ha detto...

Mmmmm astuta! Però se poi riesci a vendere il brevetto uno sconto a me lo fai vero?

Paola ha detto...

Ceeeerrrttttooo che sì!!