venerdì 9 gennaio 2009

"LOST" ovvero "Il ritorno a casa della famiglia P."


Eccoci di nuovo a casa! Le vacanza sono state bellissime e rientrare sotto 40 cm di neve è stato emozionante, sotto vari aspetti:
1)dal punto di vista paesaggistico: vedere dall'aereo Milano tutta innevata mi ha tolto il fiato (come penso anche ai centinaia di automobilisti fermi per ore!ARGH!)
2)da un punto di vista romantico: adoro il tepore di casa quando fuori nevica, i rumori ovattati e la magia dei fiocchi bianchi che scendono lenti e coprono ogni cosa (compresa la mia piccola auto parcheggiata in cortile!!)
3)da un punto di vista pratico: so cosa far fare a Piccolo Furfante durante i lunghi pomeriggi a venire (spalare tonnellate di neve con la scusa di fare "il pupazzo più grande del mondo"!)
4)da un punto di vista spirituale: dopo aver aspattato per 7 lunghe ore che il nostro aereo partisse dall'aerporto di Cagliari, il mio karma ha raggiunto livelli stellari e d'ora in poi non dovrò più preccuparmi di reincarnazioni e cose simili!

Come potete immaginare, il nostro viaggio di ritorno è stata una vera e propria avventura e, se devo essere sincera,ad un certo punto mi sembrava proprio di essere finita in LOST: un gruppo di passeggeri dimenticati da tutti su un isola (non proprio) deserta, il cui unico modo per sopravvivere è quello di aiutarsi vicendevolmente. L'idea di smantallare l'aereo per costruire un rifugio per la notte è venuto a parecchi (me compresa), ma i dipendenti dell'aeroporto ci hanno dissuasi.
A parte gli scherzi, tra i pochi sopravvissuti del nostro volo (molti hanno desistito e, esasperati, hanno preferito farsi spostare il volo al lunedì successivo!!)si è instaurato un bel cameratismo. Chi distribuiva brioches e caramelle, chi offriva bevande e giornali, chi organizzava giochi e vigilava sui bambini, chi ha improvvisato un angolo cinema (NOI!) mettendo a disposizione il computer portatile e il DVD di Ratatouille (E' stato un successone di pubblico)...
Malgrado ci fosse tensione e non sia stato affatto piacevole starsene 6 ore fermi in sala d'attesa, ci sono stati anche dei momenti divertenti come quando, cercando di bloccare Piccolo Furfante che saltava come un invasato da una sedia all'altra della sala...

La Mamma ha cominciato ad urlare con tutto il fiato che aveva in corpo: "PIIIICCCOLO FURFANTE... Fermati!!"
Piccolo Furfante: "NO! NO e POI NOOOO!"
La Mamma, cercando di recuperare un minimo di self control: "Smettila di saltare che poi voli!"
Passeggero, ormai rassegnato al suo destino: "Signora stia tranquilla che qui solo una cosa è certa: non VOLA nessuno!!"

ARGH! Triste verità!!

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