venerdì 14 novembre 2008

“Mamma… TONTA!” ovvero “L’enigmistica con Piccolo Furfante”


Piccolo Furfante parla! Cosa non ovvia: fino a qualche mese fa, ,infatti, riproduceva perfettamente ogni tipo di suono (treni, cavalli, rane, pesci, gatti, macchine…) ma pronunciava pochissime parole, giusto quelle che gli servivano per la mera sopravvivenza (papy, pappa, nonno, nonna, zio, nanna, mamy. L’ordine seguito è quello d’importanza. Notare il posto occupato dalla Mamma!!! SIGH!).
Come molti genitori più esperti ci avevano preannunciato, una volta acquistata la favella Piccolo Furfante avrebbe allietato le nostre giornate riempiendole di chiacchiere, ma soprattutto di divertimento. La casa, ora, è più rumorosa, ma lo spasso è assicurato!

Piccolo Furfante non pronuncia ancora bene alcune consonanti (specialmente la K e la R) e le sostituisce (random) con qualsiasi altra consonante a portata di mano, inoltre, se la parola è lunga (o ritenuta tale) ne elide e omette parti, non seguendo anche qui una regola fissa (può tagliare l’inizio, la fine o anche il centro di una parola!). Risalire alla parola originale a volte si dimostra più arduo che risolvere un rebus! Provare per credere…
Vediamo se ci riuscite voi???

Due giorni fa Piccolo Furfante, mentre stava giocando alle macchinine con la sua Tata, se ne esce con questa bella espressione: “Mamma… Tonta!”.
Tata ‘Aua (Laura) cerca di indagare: “Cosa volevi dire, amore?” e naturalmente Piccolo Furfante rincara la dose: “Mamma… TOOONTA! TOOOONTA! TOOONTA!”
La Tata, esperta in enigmistica, esordisce con un bel “Volevi dire: Mamma Morta?” (un po’ macabra e mena rogna la nostra Tata, ora che ci penso!). Piccolo Furfante la guarda perplesso, ma ormai la Tata è lanciata e così il pargoletto si cucca 20 minuti di spiegazioni sul concetto di morte, unite ad un racconto strappalacrime di un povero uccellino che va in paradiso (di una tristezza infame!). Fortunatamente per la Mamma, la Tata spiega che è meglio non augurare alle persone di morire, anche se poi vanno in un bel posto come il paradiso! (Meno male, va…)

Piccolo Furfante però non è soddisfatto perché, evidentemente, l’interpretazione della Tata non è stata quella giusta e così ci riprova il giorno dopo all’uscita della Scuolina (asilo).
La Mamma lo ha già infagottato per benino (felpa, giacca, scarpe, berretto antipioggia), saluta le altre mamme e si avvia alla porta con pargoletto al seguito ed è proprio sull’atrio pieno di gente che Piccolo Furfante se ne esce con un bel “Mamma… TONTA!”.
Il silenzio cala pesante, la Mamma si guarda in giro e nota delle risatine sui volti dei presenti (dura vita quella della mamma!), ma non perde il sangue freddo: spolvera in un nanosecondo tutte le sue conoscenze grammaticali, lessicali e fonetiche, ripassa le regole linguistiche di Piccolo Furfante e poi esordisce con un: “Volevi dire Mamma… TORTA??!” (ci sta tutto: ha sostituito la R con la N!). Piccolo Furfante la guarda un po’ perplesso, ma alla promessa di un bel pezzo di torta per merenda, tace ed acconsente.
La questione sembra risolta, finché a cena, mentre la Mamma e Papà Ema stanno parlando tra loro del più e del meno, Piccolo Furfante se ne esce con un bel “Papà… TONTA!”. I genitori si guardano. La Mamma è un po’ sollevata (la tonta in famiglia quindi non è solo lei!) e,certa di avere in mano la chiave di volta, spolvera un bel: “Se finisci tutta la pappa, poi papà ti da’ un pezzo di torta”. Ma Piccolo Furfante insiste: “Papà… TONTA! TONTA!”. Papà Ema prende in mano la situazione e, da ingegnere quel’è, esclama “Ma no… voleva dire Papà CONTA!”. “Conta che cosa??” chiede la Mamma. “Qualcosa!” (beh, certo! Logico!).
Piccolo Furfante, scuote la testa e continua a mangiare, ma ormai il tarlo del dubbio è stato messo…

Soluzione dell’enigma. Quella sera stessa, la Mamma e Papà Ema sono sul lettone con Piccolo Furfante per le coccole prenanna. Piccolo Furfante prende un libro e lo porge ai due genitori dicendo “…‘Tontate me!” e così Mamma e Papà Ema capiscono e iniziano a raccontargli la storia del Pesciolino Arcobaleno che va negli abissi.

P.S. Quanto è dura essere PICCOLI!!

6 commenti:

titti ha detto...

SIIIIII'''''! Siììììììììììììì! Sì sì si!
Sono troppo Zia nel profondo! MA vieni! MA vai!!!!!!
PF della tua zia T adorato, avevo indovinato!
Dunque ho vinto un posto nuovo nuovo da tata vero? Anche perchè quella attuale, dopo Mamma Morta, l'hai soppressa vero?
Io invece mi sto tenendo la pancia dal ridere: ti immagino mentre assumi la tipica espressione da sono diplomata e laureata con il massimo dei voti, moglie di un ingegnere e stimatissima educatrice che ha raccolto ovazioni ad ogni conferenza e siete voi che avete capito male: mio figlio non dirà mai TONTA a me!!!
Ora però sono costretta ad una gravosa decisione: installare finalmente internet a casa: non è dignitoso sganasciarmi in ufficio!!!
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Paola ha detto...

Ciao zia Titty... sapevo che avresti apprezzato il nipotino enigmista!! Parlavamo proprio di te (e di Marco) oggi, io e papà Ema: volevamo venirvi a trovare con il frugoletto. Lo so, lo so, lo so che ormai non ci credete più... ma vedrete che Babbo Natale stavolta vi fa il regalo (mi veniva da scrivere PACCO, chissà perchè??!!)

titti ha detto...

Mih mih mih! Basta solo che non scegliate come data un giorno dal 20/12 al 27/12 perchè i topi (ehm io e Marco) vanno a Parigi!!!!
E' una vita che lo desidero: pensa che dovevamo andarci già nel lontano Natale 2003!!!!!
Però però non mi prendete la palla al balzo per cambiare idea mi raccomando: l'otto dicembre ad esempio potremmo fare l'albero insieme. Sarebbe anche l'ultima occasione per voi di vedere il mio splendido albero con tutte le sue palline di vetro soffiato: considerando che Mia adora mangiare qualsiasi pianta purchè sia finta, secondo te che fine farà?
Forza forza su su, il primo pacco sotto l'albero sarà quello del mio piccolo topolino PF!
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Paola ha detto...

Dai che ci riusciamo, 'sta volta!

Per quanto riguarda il tuo povero albero: sarà una dura lotta tra Mia e PF.
Dicevi "palline di vetro"??? La vedo dura, dura, dura,dura...

titti ha detto...

Dunque vediamo un po':
2hg di prosciutto cotto, la farina, tortelli agli spinaci, 463 palline di gomma, filo spinato per presepe......
Mah sì sconvolgiamo la scienza e dimostriamo che non è vero che tutto si crea e niente si distrugge.
Si distrugge, si distrugge, basta disporre della forza lavoro giusta!!

Paola ha detto...

Quoto in toto...
Se poi ti avanza un po' di filo spinato, me lo presti?